Compostiera Bokashi: cos’è e come si usa.

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La compostiera Bokashi viene definita compostiera da appartamento perchè ha la particolarità di non produrre cattivi odori in quanto completamente sigillata. Inoltre avendo piccole dimensioni può essere posizionata senza difficoltà anche sotto il lavello in cucina o in un angolo del balcone.

Altra caratteristica è quella di produrre un fertilizzante liquido che si preleva direttamente da un rubinetto posto sul fondo del contenitore.


Come è composta?

La compostiera Bokashi è costituita da un bidoncino in plastica al cui interno vengono riposti i rifiuti organici. Questi vengono pressati tramite una spatolina di plastica presente al suo interno e successivamente tenuti schiacciati da un coperchio interno forato. A chiudere il tutto un ulteriore coperchio ermetico che impedisce agli odori di uscire. Sul fondo il rubinetto per prelevare il concime liquido ottenuto con la fermentazione dei rifiuti.

Come funziona?

A differenza di una compostiera classica , quella Bokashi necessita di un attivatore a base di crusca e microorganismi perchè si generi il processo di fermentazione. Questo va messo sul fondo prima di qualsiasi altra cosa e poi successivamente tra uno strato e l’altro di rifiuti.  Dopo un mesetto è possibile prelevare il primo “raccolto” di fertilizzante, che va diluito in acqua per poter essere dato alle piante.

Una volta che il secchio è pieno, i rifiuti organici possono essere messi nella compostiera classica se la si possiede o smaltiti nell’organico. Prima di ricominciare il ciclo è necessario lavare bene il secchio.

Questo genere di compostiera (la nostra è questa), è appunto indicata per gli appartamenti perchè non produce cattivi odori ma è bene tenere a mente che ogni volta che si apre per mettere i nuovi rifiuti l’odore si sente. Quindi personalmente mi sento di consigliarla per il balcone.

Se decidete di tenerla fuori fate però attenzione che non sia in una posizione eccessivamente soleggiata o a temperature molto rigide.

Perchè usarla?

E’ ottima per chi non ha il giardino ma non vuole rinunciare ad avere un fertilizzante naturale per le proprie piante, andando così anche a sfruttare i rifiuti organici prima di essere buttati definitivamente. Inoltre è un aiuto a ridurre in parte i rifiuti plastici derivanti dai flaconi dei concimi convenzionali.

Un altro piccolo tassello per vivere un po’ più green.

Sara


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L'autrice

Sara è l'anima e il cuore dietro tutto il mondo green di Sogni Risplendono.
Da sempre appassionata di ambiente, natura, autoproduzione e del saper fare, ama condividere con gli altri tutte le sue piccole grandi scoperte. Convinta che i grandi cambiamenti partano dai piccoli passi di ognuno di noi.

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